Da tempo ormai i rapporti assimilabili al matrimonio come la convivenza, la comunione di vita in economie domestiche separate o le coppie omosessuali non sono più così rari. Fatto di cui molti non sono consapevoli: le coppie senza atto di matrimonio si assumono rischi maggiori. La seguente lista di controllo è un punto di partenza perché possiate proteggere, preventivamente, da rischi la vostra famiglia e, all’occorrenza, continuare a decidere in piena libertà di scelta.

1. Contratto di concubinato – la copertura senza atto di matrimonio

Anche senza celebrazione di un matrimonio, è possibile fare chiarezza con un contratto di concubinato, simile a una convenzione matrimoniale. Se si condivide la proprietà di un immobile, il documento in questione dovrebbe esplicitare la parte posseduta dalle parti. Inoltre è opportuno stilare un elenco con un inventario delle proprietà dal quale si può evincere cosa appartiene e a chi. Accordate per iscritto come desiderate procedere con i valori nel caso in cui la relazione dovesse finire.

La nostra raccomandazione: verificate e aggiornate questo accordo regolarmente anche dopo la sottoscrizione. Non è romantico ma assolutamente necessario in caso di disaccordo.

2. Incapacità di guadagno e convivenza

Anche un’incapacità di guadagno improvvisa può rappresentare, in una coppia nella quale si è reciprocamente responsabili, un rischio elevato e può portare molto velocemente a drammatiche lacune nel bilancio domestico. Siete una giovane coppia o una giovane famiglia? Servitevi dello strumento di analisi previdenziale di Swiss Life e considerate questa evenienza. Qualora si evidenziassero delle lacune, potete coprirle con la previdenza individuale.

3. Maternità e congedo parentale nella convivenza

Durante la maternità e per un lungo periodo anche dopo, spesso un genitore non può più dedicarsi completamente all’attività lucrativa; di regola anche ai nostri giorni si tratta della donna. Di conseguenza gli importi AVS versati sono inferiori, generando uno svantaggio soprattutto nell’età di pensionamento. A differenza di ciò che accade per le mamme sposate, lo Stato non prevede in questo caso alcun conguaglio della previdenza professionale. Motivo sufficiente per calcolare per tempo la previdenza per la vecchiaia individuale, affinché la libertà di scelta e la tranquillità finanziaria possano perdurare nel tempo.

Maggiori informazioni sull’argomento nel nostro articolo “Lavoro a tempo parziale significa lacuna previdenziale?”

4. Separazione di conviventi con figlio

Neppure i figli rappresentano oggi un motivo per sposarsi. È dunque ancora più importante chiarire per tempo le questioni legate al diritto di custodia. Come viene regolato il diritto di visita quando la relazione è giunta effettivamente a termine? Quale accordo viene preso per il mantenimento? Non è piacevole confrontarsi con queste tematiche. Ancora meno piacevole è quando queste situazioni si verificano e non si è assolutamente pronti. Le autorità tutorie, i bravi avvocati e gli specialisti nella previdenza vi offrono quindi volentieri la loro consulenza: meglio prima che dopo!

5. Mantenimento dei figli

Dal 2014 i genitori non sposati sono liberi di decidere se desiderano concludere tra di loro un contratto di mantenimento. Dato che le questioni finanziarie spesso sfociano in controversie in caso di una separazione, è altamente consigliabile farlo. In questo modo anche gli alimenti per i figli sono fissati e possono essere tenuti in conto al momento della pianificazione finanziaria.

6. Conviventi di cittadinanza diversa

Nell’era della globalizzazione, le relazioni tra persone di nazionalità diversa, in particolare tra i più giovani, sono in aumento e rappresentano in parte una sfida dal punto di vista giuridico e tecnico-assicurativo. Presupposto che le parti abbiano un permesso di dimora, di seguito troverete le regole di base: l’assicurazione contro le malattie è obbligatoria esattamente come l’assicurazione contro gli infortuni, fino a quando il partner non ha un posto di lavoro. Esattamente come gli svizzeri, anche gli stranieri devono versare i contributi nell’AVS. In Svizzera gli assegni per i figli vengono regolamentati a livello cantonale. A seconda del Paese di provenienza, questa tematica è estremamente complessa e necessita di una consulenza approfondita da parte di un esperto in materia di previdenza e delle autorità, in modo da garantire la stabilità in famiglia anche alla coppia non sposata.

7. Protezione dei pazienti

In caso di malattia seria, un compagno ha decisamente meno diritti rispetto al coniuge, perché in primis trova applicazione la protezione dei pazienti. Per questo motivo vi consigliamo di farvi lasciare una procura per informazioni da parte del vostro compagno. In casi gravi è l’unica possibilità per avere informazioni sullo stato di salute e avere diritto di visita.

Nota importante: se esiste un testamento biologico, provvedete affinché siate nominati al suo interno. Solo in questo modo avrete la possibilità di rappresentare ufficialmente il volere del vostro partner.

8. Relazioni con banche, autorità e assicurazioni in situazione di convivenza

Esattamente come per gli istituti sanitari, anche in materia di banche, autorità e assicurazioni la protezione dei dati è essenziale. A giusta ragione! Per essere comunque in grado di agire come desidera il partner, è raccomandabile predisporre in modo chiaro le procure. Anche in qualità di partner, potrete così prendere decisioni di portata finanziaria, provvedere al disbrigo di questioni amministrative e comunicare attivamente con le assicurazioni.

9. Pensionamento

Le riflessioni sul futuro spesso non includono il periodo del pensionamento e il decesso. Per questo vi consigliamo di parlare con la vostra cassa pensioni (secondo pilastro) e con il vostro consulente previdenziale (pilastro 3a) in merito a possibili soluzioni per far beneficiare il vostro partner. Un modo efficace per garantire la tranquillità finanziaria e la piena libertà di scelta anche nella terza età. La cassa pensioni riconosce la comunione di vita a partire dai cinque anni di convivenza. Rimangono determinanti le disposizioni regolamentari.

10. Convivenza e decesso

Le coppie non sposate non possono attualmente beneficiare di una rendita per vedovi, né privata né statale. Per poter mantenere lo standard di vita avuto con il partner anche dopo il suo decesso, eventuali lacune finanziarie dovrebbero essere colmate per tempo con investimenti o polizze privati complementari. I figli di genitori non sposati ricevono, in caso di decesso della madre o del padre, una rendita per orfani versata dall’AVS, quest’ultima copre però solo i bisogni basilari. In questo caso è fortemente consigliabile optare per una buona soluzione previdenziale.

11. Convivenza e diritto successorio

Per legge i partner conviventi non hanno alcun diritto alla successione. Se non vengono presi provvedimenti, trova applicazione la successione legale a favore dei parenti della persona defunta.

Il nostro consiglio, anche per le giovani coppie, è quello di garantire l’attribuzione beneficiaria in materia di successione e di evitare controversie mediante una disposizione testamentaria (testamento o contratto successorio). Ancor meglio: per la copertura puntate (a titolo supplementare) su un’assicurazione sulla vita privata. Prendete in considerazione anche le conseguenze fiscali.

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